(4-4-2): Mancini, Saber (1' St
Villa), Bonomi, Luppi, Jankulovski, Baccin, Bigica (35' St Moriero),
Magoni, Montezine (28' St Bocchetti), Rastelli, Stellone. (33
Roccati, 21 Troise, 8 Husain, 18 Floro Flores). All. De Canio
SIENA (4-4-2):
Gianello, Rahozhkin, Mignani, Voria, Radice, Caracciolo, M. Rossi
(18' St Campolonghi), Passoni, Sciaccaluga (29' St Argilli), Bresciani
(4' St De Cesare), Zampagna. (76 F. Rossi, 26 Martinelli, 29 Mandelli,
20 Balzaretti). All. Guerini.
Arbitro:
Dondarini di Finale Emilia.
Angoli: 6-5 per il Siena
Recupero: 3' e 3'
Ammoniti: Montezine e Rahzhkin per gioco falloso
e Zampagna per proteste.
Spettatori: 4932 per un incasso di 102.721.000 lire.
Cronaca:
BENEVENTO - (23 Dicembre 2001)
Il Napoli batte il Siena con una partita non bella, grazie alla giornata strepitosa di Rastelli e può continuare la sua rincorsa alla zona-promozione. Una doppietta dell' attaccante regala la vittoria agli azzurri. Ma non è stata così facile come potrebbe far pensare il punteggio finale. Il primo tempo si gioca tra gli sbadigli. La pioggia rende pesante il terreno del Santa Colomba e risulta difficile costruire trame di gioco accettabili. Le squadre si studiano a lungo, il gioco si sviluppa in prevalenza al centrocampo, di occasioni da rete neanche l' ombra. Da segnalare appena un paio di conclusioni del Siena dalla distanza, senza nessun rischio per la porta di Mancini. Al 27' palla gol per il Napoli: Baccin pesca Stellone in area, il pallonetto del bomber azzurro sorvola di un niente la traversa.
Il risultato si sblocca al 41'. Sulla botta dal limite di Baccin interviene Rastelli, che devia in rete in scivolata. In apertura di ripresa Rastelli ancora protagonista: dopo appena un minuto scatta in area e viene atterrato da Radice. Ma Stellone si lascia ipnotizzare da Gianello e fallisce il penalty del possibile 2-0.
Il Siena reagisce. Prima un diagonale di Sciaccaluga di un soffio a lato, poi una traversa di Passoni fanno tremare Mancini. Al 18', però, il Napoli chiude il match: assist di Magoni e rasoterra vincente di Rastelli che si gode la sua doppietta. Il Siena si getta all' arrembaggio: alla mezz'ora Argilli spreca tutto solo davanti a Mancini, spedendo a lato il diagonale. Prima del finale ci sono ancora un paio di tentativi dell' ottimo Zampagna, ma il risultato non cambia.
De Canio
analizza così la gara: "Temevo il Siena e sapevo che
sarebbe stata una partita dura. Devo fare i complimenti ai miei
ragazzi. Hanno saputo gestire al meglio la gara e capitalizzare
le occasioni da rete". 'Guerini e' un pò deluso:
"Peccato, siamo stati all' altezza del Napoli. Se avessimo
pareggiato sull' uno a zero, la gara sarebbe cambiata".
Dopopartita al veleno, caratterizzato
dal botta e risposta tra la squadra ed il tecnIco De Canio da
una parte, e il Presidente Corbelli dall'altra. Negli spogliatoi,
il capitano Moriero ha letto il seguente comunicato: "A
nome dei miei compagni desidero porgere gli auguri più
sentiti per le festività natalizie e per l' anno nuovo
a tutti i tifosi napoletani che seguono le vicende della squadra
e della società con passione e pazienza infinite".
"Calorosi auguri ma anche carbone sotto l' albero ai nostri
dirigenti che, impegnati altrove, si sono dimenticati di farci
anche un semplice saluto che tutti noi avremmo gradito".
Sulla stessa linea De Canio. Anche lui non è andato
per il sottile, anzi! ecco quanto dichiarato in un'intervista
a "caldo": "La società ci ha abbandonati:
nemmeno un saluto, un augurio da parte dei dirigenti, viene meno
qualsiasi rapporto umano".
Non si è fatta attendere la replica di Corbelli,
che, durante la trasmissione Domenica Sport su Radio1, ha dichiarato:
"De Canio è un protagonista nel bene e nel
male. Non si può permettere di richiamare all'ordine in
questo modo il presidente. Venerdì scorso l'ho incontrato,
ci siamo rivolti gli auguri, e sapeva che oggi non sarei andato
a Benevento. E' questo un momento difficile per la società
ed anche conflittuale, con l'Amministratore Delegato che pur avendo
ceduto le sue quote continua nel suo ruolo e non ha rassegnato
le dimissioni. Addirittura venerdì è andato alla
cena conviviale della Lega Calcio a rappresentare la società,
ed oggi a Benevento era anche prevista la sua presenza. In questo
clima non c'erano le condizioni per una mia presenza a Benevento.
Ero comunque rappresentato da altri componenti dello staff dirigenziale,
ai quali avevo anche dato dei doni per la squadra da devolvere
in beneficienza. Non accetto insomma lezioni di stile".
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